CUCINA E VINO DI QUALITA’ – è tra i temi della Seconda Settimana della Cucina Italiana nel Mondo in programma dal 20 al 26 novembre. Saranno 100 i Paesi coinvolti negli oltre 1000 appuntamenti con le nostre tradizioni enogastronomiche che si svolgeranno nelle 296 sedi diplomatico-consolari e degli Istituti italiani di cultura. Tra gli appuntamenti ci sono 150 incontri con chef, show cooking, corsi di cucina e masterclass; oltre 120 tra conferenze, seminari e dibattiti sulla tradizione culinaria italiana; 200 eventi promozionali e commerciali e circa 170 degustazioni e cene a tema in cui saranno coinvolti anche gli Ambasciatori del Gusto impegnati in Canada e Israele conCristina Bowerman e Franco Pepe; in Turchia con Eugenio Boer; in Cina con Marco Sacco; in Cile con Corrado Assenza; in Spagna con Carlo Cracco e Alfonso e Mariella Caputo; in Francia con Paolo Marchi, in Russia conLuigi Nastri, Eugenio Boer, Andrea Ribaldone, Carlo Sichel e Antonio Tubelli.
GLI OBIETTIVI DELLA FARNESINA
«La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo è un’eredità di Expo 2015 in cui la rete estera della Farnesina diventa perno per la promozione delle 4 A del Made in Italy: arredamento, abbigliamento, automazione e agroalimentare», ha detto il ministro degli Esteri Angelino Alfano presentando l’iniziativa a Villa Madama.
L’obiettivo, ha spiegato concretamente Alfano, «è contribuire al raggiungimento nel 2020 di un export di 50 miliardi di export nel settore agroalimentare. Un traguardo ambizioso ma alla nostra portata». Ad avvalorare le parole di Alfano ci sono i dati. «Già oggi – ha sottolineato il capo della Farnesina – 68 prodotti italiani sono sul podio dei prodotti agroalimentari più venduti al mondo, nel cibo abbiamo 294 denominazioni protette e tra i vini 523 tra Doc/Docg/Igt. L’Italia è seconda in Europa per superficie agricola biologica e prima come numero di imprese del settore».
Alla presentazione, oltre al ministro Alfano, ha partecipato, tra gli altri, anche il ministro per Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Maurizio Martina.
GLI AMBASCIATORI DEL GUSTO
«Partecipiamo anche a questa edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo con grande entusiasmo raccogliendo l’invito della Farnesina per la promozione non solo delle nostre eccellenze, ma del nostro modo di stare a tavola», spiega il presidente degli Ambasciatori del Gusto Cristina Bowerman convinta che tutte le associazioni di operatori enogastronomici coinvolte nell’evento, dai sommelier dell’Ais ai cuochi della Fic, debbano collaborare per raggiungere l’obiettivo e non solo. Ad aiutare la comunicazione social dell’evento è stato creato l’hashtag #ItalianTaste attraverso il quale sarà possibile essere aggiornati su tutte le attività dei chef e operatori dell’enogastronomia durante i 7 giorni dedicati alla nostra cucina “all around the world”.
Mariella Caruso