La foto è di quelle che allargano il cuore: Franco Pepe è ritratto con alcuni degli ospiti del Centro Diurno Disabili gestito della Cooperativa Lotta contro L’Emarginazione di Cologno Monzese. Insieme a loro, il 3 dicembre Giornata mondiale della disabilità, l’Ambasciatore del Gusto ha preparato nel laboratorio di cucina del Centro due delle sue pizze simbolo, la Scarpetta e la Margherita Sbagliata, per poi donare a ognuno una divisa da cuoco messa a disposizione da Antonio Goeldlin.
«A dire il vero non sapevo che il 3 dicembre fosse la “Giornata mondiale della disabilità”, l’ho scoperto solo dopo essere partito da Caiazzo alla volta di Cologno Monzese, dove periodicamente vado a trovare i miei amici per gli auguri di Natale e mi è sembrata una splendida coincidenza che questa giornata cadesse nel giorno dell’incontro» racconta Franco Pepe che da sette anni è un habitué del Centro e che da allora ne è diventato grande amico, «Sette anni fa, alla mia prima partecipazione al Congresso di Identità Golose, Lucia Marcuccio che al Cdd si occupa del Laboratorio pizza, mi chiese di poter far partecipare i suoi corsisti alla mia lezione. Ne parlai con Paolo Marchi che, sempre disponibile a queste iniziative, mi diede 5 posti in prima fila per le carrozzine di questi ragazzi».
Sarebbe potuta concludersi così questa bella esperienza, ma la storia è soltanto all’inizio. «Dopo quella lezione andai a trovarli e rimasi colpito dalla loro passione che non conosceva limiti. Preparavano le pizze con un forno inglobato in quelle cucine laccate bianche d’altri tempi», continua il Maestro pizzaiolo di Pepe in Grani che, quindi, propose di destinare al Cdd i fondi di una delle cene di raccolta fondi organizzata con i colleghi chef Nino Di Costanzo, Alfonso Pepe e Berardino Lombardo.
«Con i fondi – dice Pepe – ho fatto costruire per loro un forno ad hoc dalla Sud Forni». Poi, grazie ai suoi partner, è riuscito nel tempo a far avere loro anche tanto altro, fino alle divise per questo Natale.
«Con loro ho un rapporto quotidiano, mi chiamano per raccontarmi cosa fanno. Ma la cosa bella è che tutto questo arricchisce la mia vita», ammette Pepe che, durante l’ultima visita al Centro, ha ricevuto dal sindaco di Cologno Monzese Angelo Rocchi il gagliardetto comunale e delle bellissime stampe di Villa Besozzi Casati, sede del Comune.
La solidarietà si rivela un tratto fondamentale e distintivo degli Ambasciatori del Gusto, che in soli tre anni di vita associativa hanno aderito e finanziato diversi progetti. Qualcuno potrebbe osservare che tali azioni vadano compiute con umiltà ed in silenzio, senza ricorrere al clamore mediatico. Su tale presupposto siamo tutti d’accordo, ma quando simili gesti da episodici si trasformano in progetti strutturati, permanenti e con una visione d’insieme, occorre alzare il sipario. In tal modo si prova a contribuire alla piena riuscita degli stessi veicolandone l’attenzione e, cosa non da poco, si tenta di coinvolgere ad ampio spettro l’opinione pubblica alla riflessione su questa regola non scritta, che da sempre ha contraddistinto il nostro Paese in ogni ambito e che ci rende fieri e orgogliosi, ma non per questo eroi.
Mariella Caruso e Gianluca De Cristofaro