AMBASCIATORE

Stefano D’onghia ha coltivato per anni la sua passione lontano dai fornelli professionali. Di giorno imprenditore in giacca e cravatta, di sera cuoco d’altri tempi, tra pentole di rame, mestoli e coltelli. Un giorno la sorte lo accarezza e si ritrova alla Scuola Internazionale di Cucina ALMA, diretta da Gualtiero Marchesi, dove si diploma nel luglio del 2007, e grazie alla quale effettua uno stage al fianco di Marchesi stesso. Da quell’anno ripone la cravatta ed inizia a sporcarsi le mani nelle cucine d’Italia, affiancando Gennaro Esposito, Antonella Ricci e Teresa Buongiorno prima di tornare nella sua Putignano, dove apre Botteghe Antiche nell’antica piazza del paese.

L’osteria Botteghe Antiche è un luogo di anima, di passione, di gusto, dove il rispetto per la tradizione incontra la capacità da parte dello chef di reinventare e reinterpretare ogni piatto con stile e creatività. La cucina di Stefano D’onghia, infatti, è fatta di preparazioni che parlano della terra, interpretati con uno sguardo moderno.

Piatti sempre nuovi che seguono la stagionalità, realizzati con materie prime genuine, spesso provenienti da piccoli produttori regionali. La manipolazione degli ingredienti è fatta con saggezza e rispetto della materia prima, elaborando nuove combinazioni di sapori senza alterarne le singole caratteristiche. Dall’uovo del contadino alla bruschetta di rape e acciughe, dagli spaghettoni con baccalà alla brasciola di asino, tutto narra di una storia antica che riscopre le sue radici nell’interpretazione gentile ed entusiasta che viene proposta ogni giorno ai commensali.