Cedroni Moreno
La Madonnina del Pescatore
“Moreno Cedroni è lo chef a due stelle Michelin che ha portato uno spirito avanguardista nella tavola italiana. È considerato uno degli chef italiani più innovativi, un vero enfant terrible della cucina internazionale”, dice il sito www.morenocedroni.it. Tutto vero e confermato; anzi, per meglio dire tutto vero ma solo a partire dal 1995.
Perché Cedroni nasce ad Ancona nel 1964 e rinasce 31 anni più tardi, quando conosce Ferran Adrià. Aveva già esordito nel mondo della ristorazione, fin dal 1984, aprendo la Madonnina del Pescatore: come patron, però. Sei anni dopo, la voglia di provare i fornelli, sino a quel momento dediti a una banale proposta da localino turistico sull’Adriatico: «Ho capito che molti non fanno il lavoro per cui sono portati perché il destino non li ha presentati». L’incontro con la sua sorte per Cedroni avviene a Cala Montjoi, mitica sede de El Bulli. Adrià rafforza definitivamente nell’italiano il gusto della ricerca, che già aveva fatto capolino (s’era messo a frequentare corsi di fine dining e aveva fatto stage da Valrhona). Dice il catalano di Cedroni «E’ un cuoco con un’anima, cosa che distingue un semplice buon cuoco da uno magico…». Contraccambia Cedroni pensando ad Adrià «Quando ho assaggiato il suo gelato al Parmigiano ho capito che tutto era riformulabile. Il Bulli è stata una formidabile scuola di tecniche e di spirito libero».
Il resto è storia recente: lo chef è un riconosciuto maestro del pescato. Salumi di mare, hot dog di calamari, frattaglie di pesce: le onde dell’Adriatico al loro meglio, non solo alla Madonnina ma anche al più easy Clandestino e nella salumeria ittica Anikò (e cura locali anche alle Mauritius e a Londra).