“Quello che faccio ha un senso solo perché lo faccio qui”.
Questa è la risposta che Luca Zotti dà a tutti coloro che lo interrogano sul perché ha deciso di vivere e lavorare a 1400 metri di altitudine.
DNA orgogliosamente cimbro, testardamente legato alle sue montagne. Nato in una famiglia di ristoratori, si innamora della cucina ai tempi dell’università. Terminati gli studi in scienze naturali frequenta Alma – quando il rettore era ancora Gualtiero Marchesi – e poi passa al Master della Cucina Italiana dei fratelli Alajmo, dove vive l’esperienza elettrizzante dell’incontro con l’alta cucina.
Tra queste due importanti tappe professionali un breve, ma intenso passaggio nella cucina dello chef Alessandro Gilmozzi di Cavalese, che gli dona la capacità di guardare il bosco con occhi completamente diversi: l’ambiente che lui ama di più diventa così la dispensa del suo ristorante.
Al Lusernarhof propone piatti in cui le coccole e le sicurezze delle ricette tradizionali di montagna incontrano contemporaneità e inediti elementi selvatici.