AMBASCIATORE

Jacopo Malpeli, nato a Reggio Emilia e cresciuto a Parma, passa l’infanzia fra la città e l’Appennino a Monchio delle Corti (luogo d’origine della famiglia) dove sviluppa sin da piccolo l’amore per la cucina.
La sua prima lezione di vita è “la tavola è sinonimo di festa”.
Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica a Parma, inizia la facoltà di Scienze delle comunicazioni a Reggio Emilia. Un percorso che presto cambia per dedicarsi al vino, frequentando i tre livelli del corso AIS e diventando sommelier.
Questa grande passione indirizza Jacopo alla cucina e non lo abbandonerà mai nei successivi ventun anni.
Nel 2004 si scrive al Corso di Eccellenza “La cucina al naturale” con Pietro Leemann presso ALMA, la scuola internazionale di cucina a Colorno (PR) e subito dopo al secondo Corso Superiore di Cucina Italiana.
La prima esperienza lavorativa è alla corte di quello che diventerà suo mentore e maestro: Marco Dallabona, chef della Stella d’Oro a Soragna, storico locale stellato della bassa parmense. Qui impara i rudimenti e il rigore della cucina, ma soprattutto l’amore per la sua terra e quanto possa rivelarsi raffinato ed elegante l’infinito bagaglio gastronomico emiliano.
Piatti dimenticati, come il Savarin al riso della mai troppo citata Mirella Cantarelli, e la ricerca ossessiva delle migliori espressioni e stagionature dei salumi locali rappresentano un imprinting indelebile che lo caratterizzeranno per sempre.
Jacopo collezione esperienze importanti in ristoranti come: Il Sole a Trebbo di Reno (BO) dei fratelli Leoni, Inkiostro a Parma e poi al timone della cucina all’Antica Osteria Della Peppina ad Alseno (PC). In ultimo alla mitica Locanda Mariella a Calestano, meta obbligatoria per ogni amante del vino e buongustaio. Qui al fianco dei suoi “genitori enologici”: Guido Cerioli e Mariella Gennari lo hanno infatti accolto per oltre 20 anni nella loro cantina, fatta di bottiglie rarissime e vini sconosciuti ai più che oggi sono leggenda, trasmettendogli un amore incondizionato per questo alimento che è espressione di un territorio, di una mano e di una persona, inscindibili dal risultato finale.
Nel 2020 inizia una nuova avventura che trova il detonatore in un’inaspettata telefonata di Chicco Cerea (Da Vittorio) per un nuovo ristorante in quel di Rubiera, ridente cittadina reggiana sulla Via Emilia a metà strada fra Reggio Emilia e Modena.
Jacopo Malpeli diventa così lo chef dell’Osteria del Viandante, storico locale all’interno del fiabesco forte del 1200, passato recentemente di proprietà a Marco Bizzarri, rubierese DOC e CEO di Gucci.
Prende vita così un team composto da Leonardo Giribaldi, compagno di banco dal primo anno di liceo e amico di sempre con cui ha condiviso da subito l’amore per la cucina e il vino, esperto nell’organizzazione di eventi e cultore del BBQ da tempi non sospetti.
Mauro Rizzi, storico oste/cantiniere del Viandante dal 2000 che annoverava tra i suoi clienti sia Jacopo che Leonardo già all’età di 19 anni, teosofo del vino, follemente innamorato del Piemonte e della Borgogna che conosce con perizia sopraffina.
Andrè Joao Cunha Fiaes, sommelier di grande finezza ed elegantissimo direttore di sala, amico di lunga data degli chef. Inizia anche lui giovanissimo a interessarsi al vino, prima a Parma, poi in importantissime realtà a Londra, dove vince il titolo di miglior sommelier UK 2018 ISWA Award. La sua sfida è gestire una cantina sterminata da 2000 etichette per 8000 bottiglie con l’aiuto di Mauro.
A novembre 2022, dopo un anno e un mese dall’apertura, l’Osteria del Viandante viene premiato con una stella Michelin e una stella verde per l’attenzione alla sostenibilità.