Franca Di Mauro
Cellaio di Don Gennaro
“Nulla è impossibile se lo vuoi veramente”, questa è la frase che Franca Di Mauro si ripete quando inizia a progettare il suo sogno: aprire con il marito un ristorantino nel loro posto del cuore. Franca Di Mauro è oggi patron e sommelier del Ristorante il Cellaio di Don Gennaro, locale ubicato in una vecchia cantina di roccia naturale a Vico Equense. Franca cresce in una famiglia che porta avanti due tradizioni storiche culinarie: quella napoletana da parte del padre e quella casertana da parte della madre. Franca però ha l’obiettivo di laurearsi presto in Lingue e Letterature straniere, vuole a tutti i costi volare in giro per il mondo. Non soddisfatta, segue anche due Master di specializzazione, ma all’improvviso arriva l’amore e scompare la voglia di viaggiare, anzi, inizia a a dedicarsi alla cucina, legge moltissimi libri di ricette e le sperimenta invitando gli amici a casa per testarle e il risultato va oltre le aspettative.
Franca si sposa, diventa docente e si trasferisce a Vico Equense in una zona collinare ma a un passo dal mare, in una proprietà del nonno del marito John che comprende un uliveto, un vigneto, un orto, un agrumeto. In questa proprietà si trova anche una spettacolare cantina di roccia naturale che era stata ritratta da un famoso pittore della zona Antonio Asturi, nella quale il nonno conservava gli oli e il vino. Un giorno Franca e John entrano in cantina dopo alcuni lavori di rifacimento al tetto ed entrambi ne rimangono completamente affascinati. In quel momento si rafforza in Franca l’idea di aprire un ristorante con il marito. Iniziano così a ripristinare l’orto di famiglia, a produrre olio, a fare marmellate con gli agrumi, a organizzare la struttura affinché potesse ospitare una cucina adeguata nonostante le difficoltà logistiche. Progettano un affascinante dehors e finalmente il sogno inizia a prendere forma. Franca è consapevole che non sarebbe stato per nulla facile. Intraprende un lungo periodo di studi che la portano a svolgere il corso per sommelier con l’AIS conseguendo il diploma, svolge poi nel corso del tempo, un corso dedicato al mondo della birra e diventa una beertester, frequenta con lo Slow Food tre master inerenti l’olio, i formaggi e la pizza, frequenta inoltre un corso di menù engineering, di accoglienza e gestione di sala.
Franca si è sempre impegnata e continua a impegnarsi nella divulgazione e condivisione della filosofia Slow Food, prediligendo il recupero di vecchi sapori attraverso la continua ricerca di ricette e prodotti tradizionali. E proprio sulla tradizione fonda la preparazione dei piatti, una cucina territoriale a km 0, semplice, fatta spesso con pochi elementi la cui freschezza viene esaltata. Adesso nel suo posto del cuore Franca sente il chiacchierio e le risate dei clienti, i profumi dell’orto, tutto ciò che ha sempre immaginato e continua ad avere la stessa passione, tenacia e amore del primo giorno. Proprio grazie all’impegno arrivano le prime soddisfazioni: ricevono la Chiocciola dalla Guida dello Slow Food e menzioni su ben altre quattro guide.
“Insomma il mio posto del cuore è diventato linfa per me e io dono ad esso la linfa, quella stessa linfa che si alimenta con la soddisfazione dei miei ospiti”.