Conosciuto e apprezzato nel panorama della gastronomia italiana come lo chef che promuove il territorio umbro attraverso la sua cucina, Paolo Trippini classe 1979, muove i primi passi da professionista nella cucina di papà Adolfo a Civitella del Lago (Tr), nel ristorante di famiglia Da Peppe se Pappa, aperto dai nonni Giulia e Peppe oltre cinquant’anni fa.
Un importante bagaglio di conoscenza della materia prima e un susseguirsi di esperienze professionali in Italia e all’estero – (da Vissani a Baschi a Gaetano Trovato a Colle Val D’Elsa, per arrivare a Berlino al fianco di Enrico Bartolini) – portano Paolo a fare ritorno in Umbria nel 2007, per assumere la guida dello storico Ristorante Trippini di Civitella del Lago, dove lo spettacolare panorama sul Lago di Corbara fa da sfondo ad un’esperienza culinaria legata alla tradizione.
Impegno, dedizione e radici ben piantate nella sua terra sono i cardini del personale progetto di cucina territoriale di Paolo. Tutto parte da un’idea di cucina tramandata da padre in figlio, che grazie al guizzo e al carattere di questo giovane chef, ha saputo guardare avanti con creatività e desiderio di innovazione, raggiungendo sin da subito importanti risultati.
Dal 2015 è membro dell’associazione JRE Jeunes Restaurateur – Italia. Paolo Trippini è, inoltre, un apprezzato docente della scuola del Gambero Rosso e un affezionato partner della famiglia Eataly, dove al terzo piano del food district Eataly di Roma, ha portato il suo Bosco Umbro.
“La mia cucina parte dai colori, dai profumi e dai sapori della terra in cui vivo. L’Umbria è in tutti i miei piatti come espressione del mio legame con il territorio, con le sue tradizioni e con le materie prime che lo caratterizzano. Proporre un menù significa per me fa percorrere un viaggio multisensoriale tra i paesaggi ed i sentori di questa regione”.