Marco Stagi
Bolle Restaurant
Marco Stagi nasce il 14 dicembre 1990 ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo.
Ama moltissimo la sua città ed è per questo che, dopo molto girovagare, torna proprio alle origini.
Da sempre desideroso di lavorare in cucina, lo capisce da piccolo, sin da quando cucina con la nonna in quelle domeniche che sanno di casa, di famiglia.
Grazie alla nonna quindi, si iscrive e diploma all’Alberghiero di San Pellegrino Terme nel 2008.
La prima esperienza lavorativa è uno stage all’Osteria della Brughiera a Villa d’Almè, dove rimane per due anni e mezzo. In quel periodo lavora al fianco dello chef Paolo Benigni che lo stimola e lo sprona e gli fa capire che questo è il lavoro della sua vita.
Marco decide poi di fare altre esperienze, così si trasferisce ad Alba e lavora per nove mesi a La Piola. Vi rimane poi altri cinque anni, lavorando al fianco di Enrico Crippa e sperimentando tutte le fasi e i compiti delle partite in cucina; in quel periodo ha anche modo di conoscere professionisti provenienti da tutto il mondo.
In quegli anni decide di uscire dai confini nazionali e fare uno stage in un hotel a Santa Cruz, in Portogallo, a Torres Vedras, con lo chef Leonardo Pereira. Fa anche un viaggio in Canada, per circa un mese e lì “bazzica” in un ristorante che si chiama Toqué, con lo chef Normand Laprise, un ristorante piuttosto importante di Montréal, per poi tornare a Piazza Duomo.
Marco, grazie ai preziosi consigli dello Chef Crippa, decide fare una vera esperienza all’estero.
Trova il ristorante Hof van Cleve, a Kruishoutem, dello chef Peter Goossens, aperto da 35 anni e premiato con 3 stelle Michelin da 20. Una cucina molto fusion, un mix tra nordico e francese, un ristorantino piccolissimo, da 25 coperti, perso nel nulla.
Marco ne rimane subito affascinato ed è il primissimo italiano a lavorare lì. Per due anni affianca lo chef Goossens e impara moltissimo, dalla lingua alla cucina, dai prodotti del Nord Europa ai prodotti della Bretagna.
Conclusa questa esperienza rientra in Italia, precisamente a Verona, e per due anni lavora come sous-chef di cucina a Casa Perbellini. Qui impara soprattutto cosa vuol dire gestire una cucina.
Con questo ricco bagaglio di esperienze decide di tornare a casa, a Bergamo e incontra Angelo Agnelli di Pentole Agnelli che, nel settembre 2020, gli propone di diventare lo chef di Bolle Restaurant.
Un colpo di fortuna e di fulmine: Marco adora adora l’arte e il design. Il ristorante, con i suoi grigi e lo stile molto minimal, senza eccessi in termini di colori o decorazioni rispecchia esattamente quello che è, un uomo schietto e sintetico.
La cucina che vuole proporre a Bolle è proprio questa, una cucina sintetica e geometrica, essenziale, senza troppi fronzoli, senza eccessi o inutili orpelli.