Ernesto Iaccarino
Don Alfonso 1890
Spiega il padre Alfonso: «Provengo, con mia moglie Livia, da una famiglia di albergatori che fanno questo lavoro da quattro generazioni. Dopo la scuola alberghiera a Stresa, abbiamo voluto aprire un ristorante nostro, cosa che ha provocato una forte contestazione da parte dei miei. Per dieci anni, in questo clima abbiamo gestito sia l’hotel che il ristorante prima di dedicarci esclusivamente al Don Alfonso 1890 (fondato appunto nel 1890 da Alfonso Costanzo Iaccarino, nonno dell’Alfonso attuale). Abbiamo viaggiato, studiato i costumi, l’alimentazione, le vigne, i mercati di frutta, di carne, di pesce, proprio lì dove ferve la vita dei popoli. Poi, abbiamo creato la nostra impresa agricola Le Peracciole, divenuta poi parte integrante del ristorante». Ernesto, il figlio, ha seguito e sviluppato con passione il solco tracciato dal padre.
Nato nel 1970, ha scelto un percorso personale e originale. Secondogenito (il fratello Mario è maître), si è laureato in Economia e Commercio alla Bocconi di Milano nel 1999, ma il richiamo del territorio lo ha ricondotto a Sant’Agata sui due Golfi. Dietro la cucina a vista, splendida nel suo essere quasi interamente maiolicata, esegue oggi i precetti secolari degli Iaccarino: ingredienti ineccepibili – molti ovviamente provenienti da Le Peracciole, 8 ettari di proprietà arrampicati sulla splendida Punta Campanella – assemblati però secondo tecniche contemporanee, sempre centrate attorno alla migliore tradizione mediterranea. E poi ci sono estro e inventiva sia nelle moderne interpretazioni dei classici regionali come paccheri e bucatini, sia nelle sorprese improvvise (Cernia alla vaniglia) che fanno della sua tavola uno dei luoghi da non perdere in un tour gastronomico nell’Italia centromeridionale.