AMBASCIATORE

Erminia Cuomo, secondogenita di ben tredici fratelli e sorelle, ricopre fin dalla più tenera età il ruolo di regina dei fornelli, imparando a cucinare per la propria famiglia.

Per un breve lasso di tempo è affidata alle suore carmelitane del Collegio Stella Maris di Maiori, fino alla terribile alluvione che spazzò via case e palazzi. Fu una notte tragica quella del 25 Ottobre 1954, ma per fortuna il complesso che ospitava centinaia di ragazzi, tra cui Erminia, ne rimase illeso. Poco tempo dopo, il padre Domenico e il fratello Aurelio trovano lavoro presso un’impresa di costruzioni impegnata a realizzare il tratto di autostrada che da Salerno porta a Vietri sul Mare. I due fratelli si trasferiscono in zona portandosi dietro Erminia che dimostra subito doti innate di cuoca provetta.

Poco dopo sposa Raffaele Ferraioli, titolare con la sua famiglia dell’antica trattoria del paese Bacco, già all’ epoca accreditata come “locale dove si mangia bene”. Erminia si confronta sin da subito con la suocera Letizia e da lei impara molto. A distanza di tempo si può affermare che quel tirocinio è stato molto utile per farla diventare la protagonista di una cucina ricca di fragranze semplici quanto raffinate, rare quanto pregiate.

Con occhio sempre attento ai quattro figli – Letizia e Domenico impegnati nell’ azienda di famiglia; Andrea al timone dell’“Albergo Margherita” di Praiano, Gian Maria titolare del ristorante “Il Riccio” a Manhattan – Erminia ha tagliato il traguardo dei cinquant’ anni da cuoca. Queste nozze d’ oro costituiscono un nuovo stimolo che, lungi dal convincerla a smettere, la spingono a continuare a “divertirsi” dietro ai fornelli per la gioia dei tanti buongustai che sempre più numerosi si recano come in pellegrinaggio nel suo piccolo “santuario”.