Alfonso Crisci
Oltremare Rooftop
Partenopeo, dall’estro spiazzante e dall’inesauribile energia, Alfonso Crisci mette nei suoi piatti tutto il suo carattere estremamente forte e deciso, ma anche l’amore profondo per i luoghi a lui cari: non soltanto quelli di origine, ma tutti quei luoghi in cui ha trovato occasioni di arricchimento, personale e professionale. Curioso. Attento. Meticoloso. Questi probabilmente sono gli aggettivi più adatti a definire la sua personalità e la sua cucina. Partendo dal Vesuviano, a nord di Napoli, ha viaggiato in lungo e in largo per scovare sempre nuove fonti d’ispirazione e le ha trovate nei colori, che non mancano mai nella sua cucina, nell’esaltazione degli ingredienti – in particolare vegetali – e nel rispetto dell’ambiente e dell’ecosostenibilità.
La cucina dell’Oltremare Rooftop offre ai suoi clienti la possibilità di godere di piatti dall’anima mediterranea e dal cuore senza confini, nel segno di una tavola capace di proiettarsi persino nel lontano Oriente. Aprendosi alle esperienze multisensoriali e puntando sul fascino dell’eccellenza e del panorama amalfitano, a fare il loro ingresso nel nuovo menu sono le delizie 3.0 ricche di effetti cromatici e benefici.
Qui, lo chef Alfonso Crisci colora i suoi piatti di emozioni per il palato e la vista.
Posizionato all’ottavo piano dell’Hotel Club Due Torri, magnificamente in bilico tra il cielo e il mare di uno degli angoli più belli della costiera amalfitana, il ristorante sa far parlare di sé e si rende testimone di un impegno portato avanti con amore, ingegno e con tanta sperimentazione.
Proprio come dimostrano lo “scampo caviale e salicornia, su salsa di sedano, bruschettina soffiata alle erbette, pomata di mango e latte di bufala affiorato”; l’“hamachi di Ricciola, con confettura di limone, estratto di pomodoro e tartufo di bufala”; la “tartare di orata e lime con lamponi, battuto di gambero rosso di Marzara, yuzu, ostrica in purezza cetriolo e zenzero con aggiunta di centrifuga di finocchio, lime, zenzero e Vodka” e ancora, il “baccala con albicocca, spuma di cacio capra dei monti Lattari, rucola selvatica e composta di mela annurca.
E questi sono solo alcuni esempi.
Per i piu esigenti e per gli amanti dei peccati di gola, tanti piatti nuovi per tante esaltanti emozioni nel segno di un menu in continua evoluzione e sempre teso verso una tavola con
l’animo moderno ma con il cuore che batte per la tradizione.