Che cosa unisce i produttori di Grana Padano DOP e gli Ambasciatori del Gusto, professionisti e cultori della cucina italiana? ll lavoro, gli obiettivi e le speranze. O, più semplicemente, la vita quotidiana.

Ogni giorno 40mila persone lavorano per produrre un formaggio radicato da quasi mille anni nel suo territorio di produzione, la pianura Padana, cha va dal Piemonte al Veneto, dalle Alpi trentine agli Appennini piacentini.

La storia narra che sia nato attorno al 1135 fra le storiche mura di pietra dell’Abbazia di Chiaravalle, oggi situata nel Parco Agricolo Sud di Milano. Quel luogo divenne punto di riferimento per l’esperienza monastica fondata sullo spirito dell’“Ora et Labora – prega e lavora”, il cui esempio di sobrietà, semplicità di vita, rispetto dell’ambiente e valorizzazione del lavoro è valido ancora oggi

Del Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano fanno parte 129 aziende produttrici con 142 caseifici produttori e 149 stagionatori.

Il Grana Padano DOP si produce esclusivamente con latte crudo, proveniente dalla zona di produzione, parzialmente decremato per affioramento naturale, munto non più di due volte al giorno da bovine alimentate secondo regole precise.

Dopo nove mesi di stagionatura le forme di Grana Padano sono esaminate con i tradizionali strumenti di controllo. Se superano tutte le prove, ricevono il marchio a fuoco, che garantisce la qualità “sana, leale e mercantile” del Grana Padano DOP.

La stagionatura potrà proseguire e sulle forme stagionate oltre 20 mesi, dopo il superamento di un ulteriore verifica, sarà impresso il marchio “Riserva”, il formaggio più apprezzato dai cultori del gusto, la sua assoluta eccellenza.

Ha conquistato i mercati per la sua versatilità adatto a varie occasioni, dall’aperitivo al cuore del pasto, abbinato ad altri prodotti italiani ma anche partner dei gusti locali.

Si fa apprezzare dai consumatori più attenti al proprio benessere, grazie alla bioattività delle proteine ad alto valore biologico, dei minerali e delle vitamine indispensabili al metabolismo e delle sostanze che si formano naturalmente durante la stagionatura. Va ricordato che un chilo di Grana Padano DOP concentra 15 litri di latte fresco, ma non contiene lattosio; quindi, adatto anche a chi soffre di questa intolleranza. Sono questi i valori che rendono il Grana Padano il formaggio Dop più consumato al mondo, come testimoniano oltre 2 milioni di forme esportate all’anno.

Grana Padano DOP “cittadino del mondo”, dunque, ma sempre e soprattutto simbolo dell’eccellenza agroalimentare italiana, la più imitata ovunque perché la migliore e la più apprezzata, valorizzata da professionisti che nel segno della tradizione sanno innovare, creare e fare squadra: gli Ambasciatori del Gusto.

La cucina è il filo rosso che unisce arte, cultura, tradizioni, in una parola l’identità, di un territorio, ma non solo per esaltarlo. Il gusto italiano cresce ogni giorno ed invita a guardare lontano, nello spazio e nel tempo.

È un passato che si fa ogni giorno futuro, che nasce nel lavoro di crea i prodotti, di chi li fa conoscere e di chi li trasforma in opere d’arte che danno sapore alla vita.

È una missione per promuovere l’Italia attraverso il suo saper fare più antico e più amato in ogni angolo del mondo.

 

“Grana” è solo “Padano”

Il termine GRANA è parte integrante e caratterizzante della D.O.P. Grana Padano ed è pertanto utilizzabile unicamente in abbinamento con il termine PADANO e con riferimento a formaggio che abbia il titolo di fregiarsi della D.O.P.

Ogni tentativo di chiamare “Grana” un formaggio similare con modalità del tutto estranee a quanto previsto dal Disciplinare di Produzione del Grana Padano DOP costituisce illecita evocazione della DOP stessa, nonché concorrenza sleale per scorrettezza professionale, di conseguenza, come sentenziato dalla Corte di Giustizia UE, è perseguibile legalmente.