Due cornici per gli Ambasciatori del Gusto! Sono state quelle che hanno fatto da contorno alla partecipazione dell’Associazione al Congresso Identità Milano. La prima, metaforica, è stata quella dell’appuntamento gastronomico ideato dall’Ambasciatore Paolo Marchi che, come di consueto, ha riunito per tre giorni a Milano il gotha della ristorazione internazionale. La seconda, reale, quella attraverso la quale tanti degli Ambasciatori che sono passati allo stand si sono fatti fotografare durante il Congresso per immortalare la loro presenza come componenti dell’Associazione.

I primi a farsi ritrarre dentro la cornice sono stati Franco Aliberti e Cristoforo Trapani che con il piatto Vegetale del primo, un dolce con cioccolato bianco, topinambur e tartufo, e il Rigatone dolce pomodoro e mozzarella del secondo hanno aperto le danze degli assaggi. I due Ambasciatori, l’uno espressione della Valtellina e l’altro dell’italianità a tutto tondo, hanno introdotto il tema della riscoperta del territorio e del farsene portavoce così caro all’Associazione.

A portare il proprio assaggio territoriale c’è stato anche Pasquale Torrente con il suo “Scammaro”. «La rivisitazione – spiega lo chef – della frittata di maccheroni.

L’etimologia della parola Scammaro arriva da “cammarare”, ovvero mangiare in camera di nascosto il piatto con la carne in tempo di Quaresima. “Scammaro” significa mangiare fuori dalla camera, senza carne».

Giorgio Scarselli, con la collaborazione di Fumiko Sakai, ha preparato il Merluzzo con insalata di rinforzo.

Il Maestro panificatore Francesco Arena ha deliziato i palati con il suo Pane con farine di grani antichi siciliani, con nocciole dei Nebrodi, cacao e uvetta di Pantelleria e robiola delle Madonie, con sale aromatizzato al limone e olio evo facendo gustare la “Sicilia e dintorni in un morso”.

Anche Marta Scalabrini ha portato una tipica ricetta di Reggio Emilia preparata con le erbe di campo, l’Erbazzone.

Hanno chiuso Paolo Gramaglia con la Fettuccina di calamari e Marco Sacco con il suo Topinambur in tre consistenze, «un ricordo della nonna che mi portava sulle rive del Toce a raccogliere un prodotto della terra che può essere visto come una sorta di tartufo povero».

Ospiti degli Ambasciatori del Gusto sono stati anche alcuni studenti del Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Amatrice “adottati” dall’Associazione nell’ambito del progetto “Fare formazione” che l’Associazione ha finanziato con i fondi raccolti in occasione della cena “7 chef per Amatrice”. Insieme all’Ambasciatore Renato Bosco gli studenti hanno calcato il palco di Identità di Pizza del Congresso come ospiti speciali: due hanno aiutato Bosco a impastare la pizza, quattro hanno svolto il servizio in sala. Poi gli studenti hanno visitato gli stand degli espositori di settore e dialogato con gli altri Ambasciatori.
Infine i ragazzi hanno chiuso con una cena didattica al Rataná con un percorso attraverso i prodotti della terra e la cucina lombarda.

Nello stand la presidente Cristina Bowerman ha fatto da nume tutelare al via vai degli Ambasciatori, 30 quelli che hanno partecipato a vario titolo ai lavori del Congresso. Tra questi alcuni, nell’ambito di Identità Milano, sono stati premiati: a Giancarlo Morelli è stato assegnato il Premio Birra Moretti Grand Cru; ad Antonia Klugmann il premio Artigiano del gusto e ad Aurora Mazzucchelli il premio Identità Donna.

“Quest’anno l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto ha partecipato a Identità Golose in modo ancora più attivo e coinvolgente. – conclude la Presidente  Cristina Bowerman – Ringrazio gli Ambasciatori del Gusto che per tre giorni hanno animato il nostro stand con la loro intraprendenza, ma anche tutti quelli che sono passati  per un selfie con la nostra cornice. Siamo orgogliosi di aver portato gli studenti dell’Alberghiero di Amatrice su un palco così importante e questo ci spinge ancora di più a guardare avanti verso nuovi traguardi.”

Mariella Caruso