Si chiama Fare Formazione il progetto dell’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto che ha come obiettivo il miglioramento del programma didattico e l’aggiornamento dei metodi d’insegnamento delle scuole e degli istituti alberghieri e valorizzazione enogastronomica del territorio. Per finanziare il progetto, che è stato avviato lo scorso anno scolastico al Centro di Formazione Professionale alberghiero di Amatrice, domenica 28 ottobre a Milano, è stata organizzata una cena di beneficenza. L’appuntamento è alle ore 20.00 da Carlo e Camilla in Segheria a Milano (offerte da 100 euro a persona in su, con prenotazione obbligatoria a segreteria@ambasciatoridelgusto.it).

A mettersi in gioco saranno gli Ambasciatori Cesare Battisti, Andrea Graziano e i fratelli Vittorio e Saverio Borgia agli antipasti; il padrone di casa Carlo Cracco con lo chef del ristorante Luca Pedata, Carlo Camanini e Marta Scalabrini ai piatti principali; Franco Pepe alla pizza, Pascal Barbato al pane e Corrado Assenza al dolce.

L’impegno degli chef ai fornelli sarà dedicato ai ragazzi del quarto anno sperimentale del CFP di Amatrice che già lo scorso anno scolastico hanno sperimentato il progetto grazie a Carlo Cracco, Renato Bosco, i fratelli Serva, Marco Stabile, Mariella Caputo e Marco Reitano diventati docenti per un giorno. Le loro lezioni sono state il cuore di Fare Formazione con il quale l’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto si è impegnata per un triennio a dare una mano alla scuola perché costretta a spostare temporaneamente la propria sede a Rieti a causa del terremoto del 2016. A finanziare il primo anno del progetto, definito «più che positivo» dalla direttrice del CFP di Amatrice Anna Fratini, era stata un’altra cena di raccolta fondi organizzata un anno fa all’Open Colonna nella quale gli Ambasciatori del Gusto reinterpretarono l’amatriciana.

«Memori della bella esperienza di un anno fa, gli studenti aspettano con ansia di partecipare alle lezioni di questi docenti speciali che hanno messo a disposizione non solo le loro conoscenze tecniche, ma anche il loro bagaglio di vita facendo nascere nei ragazzi un entusiasmo che solo professionisti del loro calibro potevano suscitare», sottolinea Fratini che, come coordinatrice del progetto ha tenuto i rapporti con l’Associazione. «Ascoltare le loro storie – continua – sapere che molti chef oggi famosi sono partiti dal basso, ha fatto capire agli studenti che anche loro possono ambire a qualcosa di importante».

«È stata un’esperienza davvero significativa per i ragazzi che frequentano il nostro Centro, non tanto per il fatto che si sono trovati davanti chef che avevano visto in televisione o di cui conoscevano la fama, ma perché quegli chef sono andati oltre la classica lezione facendo capire loro che l’impegno paga», spiega il direttore Istituzione Formativa Rieti Fabio Barberi che sarà anche tra gli ospiti del convegno organizzato dall’Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto Prima la Formazione in programma il 29 ottobre all’Ipseoa Carlo Porta di Milano. Un’esperienza, quella di Fare Formazione, che Barberi consiglierebbe ad altre scuole. «Si tratta di un percorso davvero valido per i ragazzi che vogliono intraprendere un mestiere nell’ambito della ristorazione e siamo felici di aver fatto da apripista e di poter proseguire questo percorso», ammette Barberi. «Sono convinto, infine, che confrontarsi con ragazzi così giovani che aspirano a fare il loro stesso mestiere sia stata una bella esperienza anche per gli stessi chef e professionisti. A testimoniarlo anche il fatto che Renato Bosco – conclude – abbia voluto con sé come assistenti a Identità Golose alcuni dei nostri studenti».

Mariella Caruso