L’attenzione alla coltivazione delle erbe spontanee e alle risorse presenti in natura ha evidenziato un modo diverso di cucinare, che tiene conto delle conoscenze storiche di queste terre, valorizzando la biodiversità vegetale come elemento fondamentale della cucina, anche della più innovativa. Una cucina nata povera, ma ricca di gusti, che rischiavano di essere smarriti, vengono riproposti in modo attuale dai tanti professionisti che sempre più operano a stretto contatto con il territorio e propongono esperienze culinarie incredibili, sofisticatissime nella loro semplicità. Un passo in avanti rispetto alla “sola” difesa del made in Italy che nei territori montani riesce a mantenere gli agricoltori e a richiamare tanti giovani, che scelgono di essere imprenditori rurali. Una ricostruzione della sapienza atavica a cui legare le conoscenze di molte generazioni, reinterpretandole in chiave moderna. Una cucina che ha mescolato i piaceri delle esperienze vintage con le conoscenze e i progressi attuali, collegata alle tante filiere corte in grado di garantire un prosieguo imprenditoriale a protezione del fragile territorio di montagna. Redazione a cura di Olab&Partners. Foto selezionate da Olab&Partners #olabnetwork

