Squadra che vince non si cambia. L’assemblea degli Ambasciatori del Gusto, a tre anni dalla sua fondazione, ha confermato la propria fiducia a Cristina Bowerman. Sarà ancora la chef pugliese, tra i soci fondatori degli Ambasciatori del Gusto, a guidare per un altro triennio l’Associazione che si è prefissa la scopo di “rafforzare e valorizzare la cultura agroalimentare ed enogastronomica italiana di qualità”.

«In soli tre anni di lavoro l’Associazione ha raggiunto un grado di autorevolezza non indifferente tanto da essere chiamata a dare il proprio contributo ogni qualvolta ci siano da affrontare questioni importanti legate all’enogastronomia italiana. Un risultato che è la conseguenza del taglio che noi abbiamo voluto dare al nostro associativismo che è mettere a disposizione il nostro patrimonio intellettivo e la nostra esperienza per la crescita di un settore strategico per noi e per il Paese», sottolinea Cristina Bowerman che è stata tra coloro che hanno gettato le basi dell’Associazione e hanno definito la strada da seguire. Una vita fatta di pochissimi lustrini e tanti progetti già in atto a partire da Fare Formazione che, cominciato per dare una mano al Centro di formazione professionale alberghiero di Amatrice, si è allargato grazie alla convenzione con Renaia a un progetto di formazione continua sia di studenti, sia dei loro insegnanti su tutto il territorio nazionale. Tra gli altri progetti c’è la convenzione con la Lum – Jean Monnet di Bari per l’istituzione di un corso di laurea per cuochi imprenditori, il bando per le microimprese italiane che sviluppano progetti relativi alla filiera agroalimentare per redistribuire i fondi assegnati all’Associazione dall’Accademia Italiana della Cucina insieme al premio Orio Vergani e l’impegno per la semplificazione dei controlli con l’istituzione di un Libro Unico dei controlli. «A tal proposito la legge regionale del Lazio che prevede un database unico tra Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate è diventata, anche grazie al nostro contributo – sottolinea la riconfermata numero uno dell’Associazione – una proposta a livello nazionale che sarà discussa a breve in Commissione dopo lo slittamento del 15 dicembre». E poi la partecipazione dell’Associazione ad appuntamenti importanti come Seeds&Chips, il Congresso Identità Golose, Exellence e Gente di Lago solo per citarne alcuni.
«Questa riconferma mi fa molto piacere perché mi darà la possibilità di continuare a lavorare ai nostri progetti che sono in continua evoluzione», sottolinea la presidente già al lavoro anche sul terzo 3° Convegno annuale degli Ambasciatori del Gusto legato, come da tradizione a una cena di raccolta fondi in programma a Napoli il 29 e 30 settembre 2019. «Uno dei nostri obiettivi è il maggior coinvolgimento degli Ambasciatori del Gusto del Sud, professionisti che, anche per questioni logistiche – aggiunge Bowerman – sono molto abituati a lavorare da soli».

A coadiuvare Cristina Bowerman ci sarà, ancora una volta, Paolo Marchi, eletto vice presidente dell’Associazione. «È giusto che anche il vice presidente sia eletto e non nominato», afferma Marchi ovviamente soddisfatto per la preferenza dell’Assemblea. «I temi della nostra Associazione – ammette il numero due degli Ambasciatori del Gusto – non sono accattivanti per la massa, ma importanti per tutta la categoria dei ristoratori che deve diventare “fattiva” anziché lamentarsi sulle cose che vanno male».
Tra i consiglieri, il cui numero è stato ridotto ridotto a nove, c’è il nuovo ingresso del siciliano Pasquale Caliri. «Sono felice che la mia candidatura, avanzata sulla spinta dei miei colleghi siciliani, si sia tradotta nell’elezione nel Consiglio direttivo. Noi operatori del Sud vogliamo fare parte di quest’Associazione in maniera attiva – sottolinea il neo consigliere -. Come detto dalla presidente Bowerman i professionisti del Sud devono aggregarsi di più per affrontare i progetti come categoria e l’Associazione dà la possibilità di discutere delle problematiche facendo sistema».
Mariella Caruso